Qualche anno fa ho lavorato per un progetto molto bello che si chiamava “Vino in Piazza” dove ho praticamente girato tutt’Italia palmo dopo palmo portando e facendo assaggiare a tanti Italiani una selezione di 80 e più vini autoctoni rari e antichi. Un’ esperienza unica condivisa con amici (Christian, Maurizio, Antonio, Massimone, Robertino ecc ecc ) e insieme abbiamo assaggiato tantissime cucine tipiche sia delle grandi città sia delle piccole città di provincia… da nord a sud, da est a ovest. La riflessione finale è che in Italia non esiste un posto o una località dove si mangia male. Ma, e ora arriva il ma, che sentivate aleggiare nell’ aria… in Puglia è un’ altra storia. Chiudo questa riflessione parafrasando la canzone di Caparezza: venite a mangiare in Puglia puglia puglia…
Fecazz co la cepodd (Focaccia pugliese con la cipolla)
Ingredienti:
500 gr di farina
Una patata piccola
4 bicchieri di plastica bianca di acqua tiepida
1 lievito di birra da 25 gr
Cipolla bianca o rossa di Acquaviva delle fonti
Pepe nero
1 Cucchiaino di sale fino
Olio
Sale grosso
Preparazione:
Impastare la farina con il lievito di birra precedentemente sciolto in acqua tiepida, aggiungendo la patata lessa già schiacciata con una forchetta e alla fine aggiungere un cucchiaino abbondante di sale fino. È necessario che l’ impasto rimanga morbido aggiungendo acqua mentre si sta impastando. Lasciar lievitare l’ impasto nell’ apposito contenitore o in una coppa di plastica coperta con un panno pesante fino a quando non raddoppia il proprio volume; di solito avviene in un’ora e mezzo circa. A lievitazione completata mettere l’ impasto in una teglia con abbondante olio extra vergine, rendendo la parte superiore liscia, aiutandosi con il dorso di un cucchiaio e farlo riposare per qualche minuto. A questo punto non rimane che condire la focaccia con la cipolla tagliata a fettine, il pepe nero e i granelli di sale grosso. Infornare e cuocere a forno già caldo per 30 minuti a 200°.
Vino: con questo piatto io nei calici verserei un rosso leggero cacc’e mmitte di Lucera.
© 2019 Rocco e i suoi… fornelli